Spunta il nome di Gian Piero Gasperini per la panchina del Milan: i rossoneri abbandonano la pista Antonio Conte e guardano al Gasp.
Ipotesi clamorosa quanto allettante quella emersa nelle ultime ore, secondo cui Fassone e Mirabelli starebbero pensando all’approdo di Gian Piero Gasperini al Milan.
Gian Piero Gasperini al Milan: il piano dei rossoneri
Secondo quanto raccolto nelle ultime ore, il Milan avrebbe accantonato i sogni legati al possibile arrivo di Antonio Conte in rossonero. Il futuro dipenderà innanzitutto dall’andamento della seconda parte della stagione, con Gennaro Gattuso intenzionato a guadagnarsi la riconferma.
Impegnato in tre competizioni, Gattuso potrebbe portare in bacheca due trofei e raggiungere un piazzamento europeo: di fronte a questi risultati sarebbe impossibile mettere alla porta Rino. Qualora la stagione dovesse evolversi al di sotto delle aspettative, Fassone e Mirabelli cercheranno un nuovo tecnico da cui ripartire per rilanciare il progetto naufragato poche settimane fa con l’esonero di Vincenzo Montella.
Il Milan, di fronte a una classifica difficile e alle restrizioni dell’UEFA, avrebbe rivolto la propria attenzione a Gian Piero Gasperini, ormai da anni autore di piccole grandi imprese con squadre definite provinciali. Per il Gasp sarebbe un ritorno a Milano dopo la sfortunata esperienza all’Inter nella stagione 2011/2012.
Gian Piero Gasperini, squadre allenate
Gasperini ha iniziato la sua carriera da allenatore alla guida delle giovanili di Juventus e Crotone. Dal 2006 passa alla guida del Genoa che guida fino alla promozione in Serie A al primo tentativo. Nel primo anno in massima serie, Gasperini raggiunge il terzo posto alle spalle di Juventus e Napoli. Nel 2011 approda all’Inter per un’esperienza breve e deludente. Il Gasp torna in sella la stagione successiva quando prende in mano le redini del Palermo. Torna al Genoa nel 2013 e nel 2016 inizia la sua fortunata esperienza alla guida dell’Atalanta.
Gian Piero Gasperini, tattica
La qualità che maggiormente colpisce di Gian Piero Gasperini è la sua duttilità tattica: nasce con la difesa a quattro, poi vede l’Ajax e si converte alla retroguardia a tre. Negli ultimi anni ha dimostrato di saper e poter cambiare modulo a seconda della partita e anche nel corso dei novanta minuti, a seconda delle esigenze.